Monteroni d’Arbia, la porta verso sud

Moteroni d'Arbia

Monteroni d’Arbia è a tutti gli effetti, dal punto di vista storico e geografico, la porta di ingresso verso la parte meridionale della provincia senese, un’area dal grandissimo valore paesaggistico e artistico, il cui asse centrale, la Strada Francigena, ne regge l’ossatura.
Dopo gli anni del boom industriale e artigianale, ora in flessione, questo territorio sta riscoprendo una vocazione agricola, agroalimentare (dolci, salumi e altri prodotti locali) e turistica.
La storia di Monteroni d’Arbia è lunga. Il suo sviluppo urbanistico ed economico risale all’espansione dell’ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, a partire dal XIII secolo. La costruzione di un grandioso mulino di fronte alla chiesa di San Donato, voluto nel secolo successivo dall’ospedale senese. diede il via all’accrescimento del borgo di Monteroni.

Nel XIV secolo, tutto l’abitato si stringeva intorno al mulino e alle due chiese (S. Donato e San Giusto), lungo la strada Francigena. Il borgo era quasi tutto di proprietà del Santa Maria della Scala (mulino, palazzo adibito a magazzino del grano, due osterie, diversi fabbricati), ,entre la proprietà terriera era ancora in parte di famiglie magnatizie di Siena (Tolomei, Piccolomini, Mignanelli).
La Grancia di Cuna ebbe un ruolo fondamentale per questo territorio, non solo perché lo amministrava per conto dell’ospedale, ma anche perché promosse molti miglioramenti tecnici dal punto di vista edile, con la fortificazione di strutture difensive, costruzione di ponti e regimazione delle acque, e agricolo, comprese le bonifiche dei terreni vicini al torrente Arbia.

Tutta la zona subì tuttavia diversi tragici eventi che ne frenarono ripetutamente l’incremento demografico e che causarono danni enormi alle strutture e alla popolazione a partire dalle pestilenze (quella del 1348 fu la più devastante), le incursioni delle Compagnie di Ventura a metà del XIV secolo e la Guerra di Siena (1553-1555) durante la quale fu bruciato il mulino, vennero distrutte e danneggiate diverse chiese (Monteroni, Lucignano, Ponte d’Arbia), furono distrutti in parte i castelli di San Fabiano, S. Ansano Gherardi, Radi, Ville di Corsano.

Villa di Curiano

Fra i molti luoghi da visitare, troviamo per esempio la villa di Curiano, un complesso di edifici storici in cui è possibile anche celebrare feste, cerimonie e momenti conviviali.

Turismo religioso

A Monteroni d’Arbia sono presenti tantissimi edifici di rilievo architettonico e storico, a cominciare da quelli religiosi che rappresentano da sempre punti di riferimento per pellegrini, visitatori e coloro che praticano, in genere, un turismo sostenibile.

Le fortificazioni

A Monteroni d’Arbia sono famose, antiche e già ristrutturate le fortificazioni di San Fabiano e Radi.

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