Il parco d’arte diffusa della Via Francigena
A Ponte d’Arbia il concetto d’arte diffusa assume concretezza. Tutto è iniziato nel 2013, dall’azione di un gruppo di scultori, prevalentemente giapponesi, intenzionati a realizzare opere d’arte da lasciare lungo il tratto di Via Francigena che attraversa il paese.
Nel corso degli anni, il progetto ha avuto modo di crescere e arricchirsi. Ogni anno, gli artisti tornano a Ponte d’Arbia, lavorano alle loro opere per poi dornarle alla comunità pontigiana e alla Via Francigena.
Sono sculture che assumono in sé l’identità del luogo e dei suoi temi paesaggistici, arrivando a creare nuove forme di dialogo tra questi ultimi e i linguaggi artistici contemporanei in un indissolubile legame fra arte e paesaggio.
L’appuntamento annuale con gli scultori è anche un momento di incontro e condivisione con l’intera comunità. Gli artisti lavorano a stretto contatto con il paese, di solito in una sorta d’atelier d’arte a cielo aperto lungo l’argine dell’Arbia, e sono aiutati nel reperire pietre e materiali necessari; sono ospitati nell’ostello del paese, organizzano cene e corsi di yoga aperti a tutti.
Nel creare questo percorso di arte diffusa, non vogliamo però contribuire alla musealizzazione delle opere o alla creazione di una vetrina d’arte per turisti; vogliamo semplicemente valorizzare l’attività artistica degli scultori, supportarli nel loro lavoro e contribuire alla corretta manutenzione delle opere. Su questo presupposto potranno nascere nuove collaborazioni con artisti che risiedono nel territorio o che sono ad questo legati, a patto che non venga meno nelle creazioni artistiche lo stretto legame con il paesaggio, con il territorio e con la comunità.